Quando si parla di videosorveglianza non si può non parlare anche di privacy. Le due cose, infatti, vanno di pari passo ed è indispensabile per chi decide di installare un impianto di videosorveglianza sapere quale sia la normativa per non ledere la privacy di terzi. Perché, se da un lato è un diritto quello di poter sorvegliare la proprietà, lo è anche quello di poter proteggere la propria riservatezza.
Per questo motivo ai privati è permessa l’installazione di telecamere per la sorveglianza, ma nel rispetto di quanto previsto dalle prescrizioni del Garante della privacy. Vediamo quindi quali sono le norme da seguire qualora si volesse installare un sistema di videosorveglianza.
Non è necessario il consenso delle persone riprese dai filmati di videosorveglianza se le telecamere vengono installate per prevenire incendi, proteggere la proprietà da tutti, danneggiamenti di varia natura e da aggressioni.
Però, i passanti devono essere avvisata da specifica segnaletica della presenza di un sistema di videosorveglianza. Qualora questo servizio fosse attivo anche nelle ore notturne, i detti cartelli devono essere comunque ben visibili, quindi è bene affiggerli sotto una fonte luminosa. Inoltre, se in caso di movimenti sospetti l’impianto di videosorveglianza invia una chiamata alle forze di Polizia, è necessario un cartello differente che lo indica esplicitamente.
Questi cartelli sono molto semplici e simili tra loro. Il primo prevede un disegno della telecamera di sorveglianza, nel secondo ad essa si aggiunge un rettangolo con un monitor è un agente di polizia. Per il resto sono identici e presentano scritto in caratteri grandi Area Videosorvegliata e, più sotto, si specifica il nome del proprietario e il motivo per il quale ha installato il detto sistema.
Per quanto riguarda le registrazioni, inoltre, è fatto divieto di conservare i filmati per più di 24 ore. Queste indicazioni vanno seguite indifferentemente sia se si vuole installare un impianto di videosorveglianza presso un’abitazione privata o un qualunque tipo di proprietà (ad esempio un impianto fotovoltaico o un terreno agricolo), sia se si vuole tenere sotto controllo un esercizio pubblico. Tutte le informazioni sono reperibili anche sulla Gazzetta Ufficiale del 29 aprile 2010, ed è possibile consultarla per ulteriori chiarimenti.
In definitiva, le limitazioni previste dalla legge non dovrebbero comunque risultare particolarmente restrittive per chi intendesse installare un sistema di videosorveglianza. Il fine ultimo di chi opta per questo impianto è quello di proteggere se stesso e ciò che gli appartiene o di creare un deterrente, dissuadermi in questo modo chi ha cattive intenzioni. Quindi, non poter conservare i filmati oltre le 24 ore e apporre un cartello ben visibile, non limitano in alcun modo le sue esigenze, anzi per certi versi possono anche aggiungere tranquillità.
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